mercoledì 31 luglio 2013

Una giornata particolare

Venerdì 26 luglio si è svolta la terza edizione del Day of Archaeology. Sono stati tantissimi (322) i contributi all'evento, provenienti da ogni parte del mondo.

Ad un rapido conto sono pochissimi quelli italiani. E non è un bel segno. Dimostra, da un punto di vista inusuale, lo stato di malessere dell'archeologia italiana, che abbiamo a lungo discusso nei post di Passato e Futuro. 
Mi sembra di sentire i commenti:

giovedì 18 luglio 2013

Poveri ma belli

Scavare è un’operazione distruttiva, irreversibile e irreparabile. Pratica di indagine diffusa, caratterizzata da una metodologia codificata, e da tecniche di intervento standardizzate. L’atto dello scavare produce informazioni, accumula dati, ma al tempo stesso rimane un’operazione estremamente invasiva. E' nella documentazione che rimane, come se fosse un archetipo, la rappresentazione ultima di quanto è stato asportato e distrutto.

martedì 2 luglio 2013

Corpi al sole

In questi giorni torna alla ribalta la discussione sulla miserrima condizione del nostro patrimonio archeologico, ancora una volta innescata dal sito-simbolo di Pompei e dalla vicenda incredibile dell'incapacità di valorizzarlo. Torna, con il sapore delle notizie estive, di quella cronaca stanca di inizio della bella stagione, in attesa delle polemiche sul prossimo crollo da leggere e commentare sotto l'ombrellone ...

martedì 25 giugno 2013

intrigo internazionale - aggiornamento

Vi ricordate intrigo internazionale? Non il film ovviamente, ma il post di qualche mese fa ... Se volete rileggerlo seguite questo link. Poi tornate a questa pagina, e continuate la lettura.
Se invece non avete tempo o siete semplicemente troppo pigri per cliccare su un link, ve lo riassumo: si discuteva di presunti primati italiani riguardo il patrimonio culturale, prendendo le mosse dal più classico dei parametri, ovvero il numero di siti UNESCO di ogni nazione. E si finiva col rigettare il mito della nostra supremazia, in quanto costituisce un orpello non solo inutile, ma come spesso succede per i miti, oltremodo dannoso. Da decenni questo  stereotipo avalla un atteggiamento antiquato nei confronti del nostro patrimonio culturale e di conseguenza determina l'incapacità di creare sviluppo in questo settore.

giovedì 20 giugno 2013

La città nuda

Oggi voglio raccontarvi una storia, che parla di una antica città. Una città che dopo essere stata dauna, romana, tardoantica e medievale, fu abbandonata per essere ricostruita a poche centinaia di metri di distanza, dove ancora oggi rimane, trasformata in un piccolo e tranquillo paese di campagna.

sabato 15 giugno 2013

I protagonisti

L'anteprima di Cannoni e Farfalle ha vinto l'archeocontest "opening the past 2013".
Grazie a quanti lo hanno visto e a quelli ci hanno voluto votare! Restate in contatto, altre novità arriveranno presto ...

mercoledì 5 giugno 2013

Il fantasma del palcoscenico

Abbiamo pensato di fare un esperimento:  provare a liberare l'autore, il regista e soprattutto l'attore nascosto (nemmeno tanto in profondità ...) in ogni archeologo che si rispetti.

E questo è solo l'inizio di un progetto, cui partecipano amici e appassionati, uniti dall'idea che un po' di follia non guasta mai. Anche in archeologia.
Vi assicuro che ne vedrete delle belle in un futuro prossimo, ci stiamo già lavorando.

Per prima cosa però, guardatevi il risultato del nostro esperimento ...

giovedì 23 maggio 2013

Ratatouille

A partire da oggi, i post di Passato&Futuro saranno accompagnati da una vignetta di Francesca Giannetti, una disegnatrice che da tempo ha deciso di dedicare il suo talento a illustrare il mondo dei beni culturali e dell'archeologia. 
La collaborazione con Francesca non si limita a questo; altre sorprese sono già in cantiere.
Rimanete in contatto ...

martedì 14 maggio 2013

Accadde una notte

In questi giorni è nato un movimento spontaneo, si direbbe oggi 'dal basso', sulla spinta dell'indignazione che in molti ha suscitato l'intenzione del MiBAC di ricorrere ai volontari per l'organizzazione della prossima notte dei musei, prevista il prossimo 18 maggio. A far rabbia è stato soprattutto il metodo, quasi un reclutamento, con cui è stata avanzata l'idea, e la candida innocenza con cui è stata portata avanti e difesa. Sul web è dilagata la protesta, soprattutto su twitter e in risposta ad un "chiarimento" del sottosegretario Borletti, rilasciato però non su canali ufficiali, ma su una pagina del suo blog personale (seguite tutto su twitter: #no18maggio e sullo storify curato dall'Associazione Nazionale Archeologi).

giovedì 9 maggio 2013

Il pane e le rose

Oggi scrivo di getto, disgustato dall'ennesima provocazione che quanti lavorano nei Beni Culturali devono subire. Il riferimento è ovviamente alla recente polemica sulla richiesta di volontari per la prossima Notte dei Musei (trovate qui, nel blog Professione Archeologo, una bella sintesi dell'argomento e tutti i link necessari a ricostruire la vicenda). Ora, non voglio tornare su un problema che abbiamo già affrontato mesi fa, in occasione del rilascio della Magna Charta del Volontariato per i Beni Culturali; ma questa ennesima beffa mi sembra, al di là della gratuita umiliazione dei professionisti, l'ennesima conferma di una totale incapacità del mondo della politica e dell'amministrazione pubblica, ma anche della cosiddetta società civile.

lunedì 6 maggio 2013

Lost highway

Nuovo post, nuove strade senza uscita ...

A chiunque frequenti le università italiane, docente o studente che sia, appare evidente che la situazione sia molto cambiata rispetto a pochi anni fa. Sarà per la crisi, sarà per arcane strategie accademiche o per subdole scelte politiche, il risultato certo è che si sta esaurendo la spinta dei corsi di laurea specializzati (io parlo di archeologia, magari qualcuno mi può aiutare su altri settori ...), nati sulla spinta della riforma del 3+2. E' soprattutto l'assenza di un reale sbocco professionale (la cd. "spendibilità") a pesare come un macigno sulla credibilità di questi percorsi formativi, ne abbiamo già parlato tante volte, lo sanno bene soprattutto quanti in questi anni si sono trovati incastrati in questo meccanismo, traditi da un patto formazione-lavoro che nessuno è in grado di rispettare.

lunedì 29 aprile 2013

Diecimila


Questo blog festeggia in questi giorni le 10000 visite. Al di là del dato numerico, che non saprei onestamente come valutare, ciò che mi fa davvero piacere è la vivacità dei commenti che nelle scorse settimane si sono intrecciati intorno ai post.

lunedì 15 aprile 2013

Il giorno più lungo

Le mie considerazioni a margine dell'incontro L'archeologia di tutti i giorni (Foggia 15 aprile 2013). E rischia di essere una summa dei post di P&F. Quindi il vantaggio è che leggendo un solo post ve li siete letti tutti ;-).

Proviamo a partire dall'inizio: cerchiamo una definizione di archeologia. Giusto un giro sul web, niente di scientifico. Troviamo varie definizioni, in cui ritornano più volte grosso modo gli stessi termini.

giovedì 11 aprile 2013

Tutti i santi giorni


Lunedì si svolgerà a Foggia l'incontro promosso dall'ANA "l'archeologia di tutti i giorni". Mi preparo a fare una introduzione e portare il punto di vista dell'Università, ovvero di chi ricerca per innovare e di chi ha il compito di formare le nuove generazioni di professionisti.
Di qui vorrei partire lunedì, e chiedermi quali miglioramenti nella vita dei professionisti le nostre ricerche, le nostre sperimentazioni e la nostra didattica abbiano sinora apportato:

lunedì 8 aprile 2013

Intrigo internazionale

Torniamo oggi a discutere di un tema che mi sta molto a cuore, quello della presunta supremazia italiana nel campo della cultura a livello internazionale, provando in qualche maniera a superare questa sindrome e la conseguente ansia che si innesca ogni volta che si ragiona sulla effettiva misurabilità del nostro patrimonio. 
Che una concezione così dogmatica e radicale non solo non sia affatto innocua, ma rappresenti piuttosto una delle tante radici della lunga crisi dei beni culturali in Italia è infatti una mia precisa convinzione. Indissolubilmente associata alla visione "mineraria" del patrimonio stesso, contribuisce a rafforzare il mito di un patrimonio inteso come una risorsa da "estrarre" da quanti si auspicano una nuova corsa a questa risorsa, oro, petrolio o diamanti che siano.
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